

Avevo solo vent’anni quando guadagnai il mio primo milione con i dipinti. In un batter d’occhio, diventai l’artista più famosa del paese. Ma dove arriva la fama, la pace non trova posto. A ventidue anni ebbi il mio primo crollo nervoso. Poi arrivarono il secondo, il terzo, gli attacchi di panico, la psicosi depressiva e un intero mazzo di altre delizie. Smisi di dipingere, il che significava smettere di vivere. Dissi a tutti che volevo vivere da solo per lavorare a un nuovo dipinto. Ma in realtà, scappai dalla città, consapevole che avrei potuto passare il resto della mia vita in campagna. E nemmeno quel giardiniere spaventoso, simile a Quasimodo, mi farà paura nel mio cammino verso il vuoto.
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